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Vulcani delle Filippine: quali visitare nel 2020 

Tra le mete del sud-est asiatico, le Filippine sono ancora poco ricercate dai turisti di tutto il mondo. Se inspiegabile da una parte, vista la bellezza che questa terra offre, è invece un vantaggio per chi decide di compiere un viaggio in questo arcipelago: lontano dal caos della massa, sarà possibile ammirare i diversi e incantevoli paesaggi. Tra questi, spiccano i vulcani delle Filippine, una delle caratteristiche principali, vista l’alta densità: sono ben 300 e alcuni ancora oggi attivi. Questo perché le Filippine sono situate nella periferia occidentale della cintura di fuoco, una zona del Pacifico caratterizzata da frequenti terremoti ed eruzioni vulcaniche. 

La natura fortemente sismica e vulcanica delle Filippine non impedisce però di apprezzarne il territorio, per giunta molto fertile, grazie alla presenza di depositi di minerali. La sua bellezza ovviamente non risiede solo internamente: da un lato l’avanguardia delle città con costruzioni architettoniche figlie di progetti visionari, dall’altra la natura selvaggia e incontaminata, che continua a conquistare chiunque la visiti. 

Non solo vulcani: ecco i tesori delle Filippine 

L’alta presenza di vulcani nelle Filippine ha fatto sì che nel tempo venissero definite “l’anello di fuoco del Pacifico”, consacrandola come la terra dei vulcani. Sono infatti di origine vulcanica le isole che compongono l’arcipelago: una delle zone più caratteristiche per i vulcani e anche per le risaie è a Nord, la regione del Luzon, dove ha sede la capitale Manila. 

Visayas foresta tropicale
Uno scorcio nella foresta tropicale nella zona di Visayas.

Quasi tutte le isole sono ricoperte dalla foresta tropicale, protagonista in quasi ogni paesaggio insieme al suo grande alleato: l’oceano. Le distese di sabbia cristallina che si lasciano andare nell’acqua del mare, è una delle immagini più indimenticabile per chiunque visiti le Filippine, come testimonia la zona di Visayas. A questi scorci si aggiunge la lussureggiante vegetazione, che dona conforto e riparo dal caldo sole. 

Il cuore tiene in vita le Filippine sono i suoi stessi abitanti

La spontaneità delle Filippine trascina con sé ancora alcuni problemi socio-economici: è inevitabile osservare la povertà che dilaga nei villaggi ma anche nelle principali città, capitale Manila compresa. Nonostante ciò, nulla sembra abbattere i suoi abitanti, che fedeli alla loro terra trovano il bello nella semplicità e lo testimoniano con un sorriso sincero.

Uno dei pochi casi in cui è venuta meno la solarità dei filippini risale al 1991, con l’eruzione terrestre più grande del XX secolo del vulcano Pinatubo. Alcuni vulcani delle Filippine sono tuttora attivi, tra i più conosciuti e ancora visitabili risultano:

  • Pinatubo
  • Vulcano Taal
  • Mayon
  • Camiguin

Oltre alle risaie, alle grandi città affollate, al calore degli abitanti, con un viaggio organizzato nelle Filippine sarà possibile ammirare paesaggi spettacolari alle pendici dei vulcani.

I 4 vulcani delle Filippine da non perdere 

Il Vulcano Taal e la sua divertente fisionomia

vulcano taal filippine
Vista panoramica sul vulcano Taal

Forse ne avrete sentito parlare come il vulcano “matriosca” o forse no, e vi sorprenderete a leggere di questo vulcano delle Filippine così particolare. Dovete sapere infatti che è tra i più suggestivi: il lago Taal ospita al suo interno il vulcano Taal, che a sua volta, ha nel cratere un altro lago vulcanico e indovinate? Anche questo lago ha al suo interno una piccolissima isola al centro. Non finisce qui: perché tutta l’area, lago Taal compreso, è situata in un enorme cratere vulcanico venuto a formarsi in un’età presumibilmente preistorica e il cui diametro misura circa 75 km. Se volete visitare questo spettacolo vero e proprio della natura potrete farlo partendo da Manila.

La triste storia di Pinatubo con lieto fine

Pinatubo è il vulcano più famoso delle Filippine: un po’ per la sua innegabile bellezza, un po’ per il terribile episodio nel 1991 di cui fu protagonista, quando eruttò causando anche un violento tifone. Ad oggi la zona di Pinatubo è completamente mutata: le colate di lava sono state erose dai fiumi creando così intorno al vulcano una vera e propria scenografia formata canyon, valli sospese e pinnacoli di lahar – ovvero colate di fango –. Questo paesaggio ai confini tra il selvaggio e il fiabesco è diventato meta per gli amanti delle escursioni e dell’avventura: sono spesso organizzate le scalate al monte Pinatubo in grado di regalare non solo una camminata indimenticabile ma anche la possibilità di tuffarsi nel suggestivo lago vulcanico, creatosi nel cratere e tuttora navigabile.

Passeggiate ma anche relax? C’è Camiguin

Camiguin è un’isola con più vulcani che villaggi: ben 7 i primi contro 3 villaggi. Si trova nel sud delle Filippine ed è ancora una meta non in voga tra i turisti, eccezion fatta per gli amanti del trekking che trovano in questo vulcano delle Filippine il luogo ideale dove fare lunghe passeggiate e concedersi anche del meritato riposo. Tra la giungla e i vulcani, sorgono infatti delle bellissime terme naturali con sorgenti di acqua sia calda che fredda.

L’inarrestabile Mayon

vulcano Mayon Filippine
Il vulcano Mayon è noto anche come “Il cono perfetto”.

Situato nella regione di Bicol, Mayon è un vulcano ancora attivo e conosciuto anche per la sua forma conica a dir poco perfetta, tanto da raggiungere i 2462 m di altezza. La sua attività permette di assistere al continuo sbuffo di fumo provenire dal cratere e nonostante ciò, in alcuni periodi dell’anno è possibile scalarne una parte, compatibilmente con la sicurezza dell’area. 

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